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10 semplici regole per migliorare la composizione in fotografia

Scritto da Daniele

|   

12 Marzo 2014

Tempo di lettura: 7 min

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Avere una esposizione corretta ed un buon soggetto spesso non è sufficiente per ottenere una buona immagine. La composizione è in grado di trasformare una buona fotografia in una fotografia che ha qualcosa in più. Vediamo insieme 10 semplici regole per migliorare la composizione.

Come in ogni forma d’arte, in fotografia non esistono regole ferree da applicare in maniera meccanica per assicurarsi risultati sempre accettabili. Esistono, però, delle linee guida che, quando utilizzate con consapevolezza, aiutano ad ottenere immagini di maggiore impatto. Queste linee guida vi aiuteranno a realizzare fotografie più accattivanti, capaci di attirare l’attenzione di chi guarda l’immagine verso le porzioni importanti o di guidarne lo sguardo attraverso la fotografia.

Una volta acquisita la necessaria confidenza con queste linee guida ed imparato a metterle in pratica, vi renderete conto che nella maggior parte dei casi si tratta di concetti che ci appaiono naturali e facili da applicare. E che, riesaminando le vostre fotografie, avrete già messo in pratica in maniera inconsapevole.

Ecco, quindi, 10 semplici regole per migliorare la composizione in fotografia. Iniziamo!

1. La regola dei terzi

Si tratta senza ombra di dubbio della regola più famosa nelle arti visuali, applicata con successo sia in pittura che nella fotografia. Immaginate di sovrapporre alla vostra immagine un reticolo composto da due righe orizzontali e due righe verticali, in modo da suddividere l’immagine in nove riquadri.

griglia-dei-terzi

La regola dei terzi suggerisce dove posizionare gli elementi di maggiore interesse nel fotogramma. In particolare, gli elementi principali della fotografia vanno posizionati in corrispondenza delle intersezioni tra le righe del reticolo mentre gli elementi a sviluppo orizzontale o verticale vanno posizionati lungo le linee stesse del reticolo. Il risultato sono immagini più dinamiche e meno banali, in cui la linea dell’orizzonte va decentrata verso l’alto o verso il basso ed un eventuale soggetto va posizionato nel riquadro di destra o in quello di sinistra.

Scarpe-Sposa-Studio-inFocus-Roma-Fotografia-Matrimonio-Rome-Wedding-Photographer-copy

 

 

Alcune fotocamere consentono di sovrapporre il reticolo della regola dei terzi sullo schermo LCD della macchina fotografica o, addirittura, dentro il mirino per facilitarne l’adozione. Sebbene sia un accorgimento utile quando si sta imparando ad utilizzare la regola dei terzi, ritengo che il reticolo sia molto distraente e che con la pratica sia molto più pratico mantenerlo disattivato e sforzarsi di sovrapporre con la mente il reticolo all’immagine inquadrata.

2. Usate degli elementi di bilanciamento

Una posizione decentrata del soggetto principale, come quella che si ottiene applicando la regola dei terzi, può lasciare uno spazio negativo che, in alcuni casi, può rendere la fotografia troppo vuota all’occhio di chi guarda. Personalmente, sono un grande sostenitore dello spazio negativo quando scatto in studio o quando ho comunque uno sfondo molto omogeneo. Tuttavia, ci sono casi in cui si rende necessario bilanciare il peso del soggetto principale inserendo un elemento di minore importanza che contribuisca a rendere più bilanciata l’immagine.

Dente-di-Leone-Studio-inFocus-Roma-Fotografia-Matrimonio-Rome-Wedding-Photographer-copy

 

Nella foto in alto, ad esempio, il dente di leone sullo sfondo in basso a sinistra è stato necessario per restituire equilibrio all’immagine che, altrimenti, sarebbe stata troppo vuota nella sua parte sinistra. Inoltre, questo elemento secondario consente anche di aumentare la profondità e fornire tridimensionalità alla fotografia (vedi più in basso per maggiori dettagli sulla tridimensionalità), inserendo un piano intermedio tra il soggetto in primo piano e lo sfondo completamente sfocato.

3. Sfruttate le linee guida

La capacità di guidare lo sguardo dell’osservatore all’interno della nostra fotografia è uno degli strumenti più potenti nel nostro arsenale per comunicare il nostro messaggio con le nostre immagini. L’occhio umano – ma sarebbe, forse, meglio dire il cervello – è naturalmente attratto dalle linee, siano esse rette, curve o diagonali. Possiamo sfruttare questa naturale tendenza a nostro vantaggio per portare per mano lo sguardo osservatore lungo un percorso che si dipana attraverso vari punti nella nostra immagine.

Linee-Guida-Studio-inFocus-Roma-Fotografia-Matrimonio-Rome-Wedding-Photographer-copy

 

4. Lavorate con la simmetria

La simmetria (ed in molti casi la sua rottura) è uno degli elementi di maggior attrazione per il cervello umano. Fotografare soggetti in cui la simmetria è pressoché perfetta o in cui tale simmetria è rotta, è un modo molto efficace per aggiungere forza e dinamicità ai nostri scatti, soprattutto in quelle situazioni in cui tale simmetrie non è evidente.

Sguardo Notturno

 

Notate come nel caso di una composizione simmetrica, la regola dei terzi venga completamente stravolta. Molto spesso, inoltre, per aumentare ancora di più la simmetria è utile ricorrere ad un ritaglio quadrato.

5. Controllate lo sfondo

Prestate sempre attenzione allo sfondo dietro il soggetto: molto spesso, infatti, durante lo scatto ci si concentra totalmente sull’elemento principale dell’immagine trascurando lo sfondo e si può incorrere in molteplici errori. Uno dei più tipici si ha quando il soggetto non è sufficientemente staccato dallo sfondo ossia quando il soggetto è scuro su uno sfondo troppo scuro oppure chiaro su uno sfondo troppo chiaro. Inoltre, il nostro cervello è estremamente capace nel separare i diversi elementi che compongono la scena che si sta guardando, al contrario della macchina fotografica che appiattisce sullo stesso piano lo sfondo ed il primo piano. Attenzione, quindi, ad osservare direttamente nell’oculare cosa c’è dietro il soggetto ed evitate sfondi troppo caotici: molte volte, basta fare un passo di lato o cambiare leggermente il punto di vista per modificare radicalmente ciò che si trova dietro al soggetto.

6. Cercate un punto di vista diverso

La ricerca di un punto di vista particolare può aggiungere molto alle nostre immagini. Per questo motivo, mentre osservate la scena alla ricerca della giusta composizione, non trascurate di considerare composizioni meno convenzionali: dal basso, dall’alto o al livello del suolo sono solo alcune delle numerose possibilità a nostra disposizione.

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7. Usate le cornici

Osservando il mondo che ci circonda è facile notare che esistono oggetti, naturali o artificiali, che è possibile sfruttare come cornici nelle nostre composizioni, come ad esempio finestre, porte, alberi, archi. Posizionando questi elementi ai bordi dell’inquadratura, è possibile isolare il soggetto principale rispetto a ciò che lo circonda, aiutando chi guarda l’immagine a focalizzare l’attenzione sull’elemento principale della fotografia.

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8. Scegliete il giusto ritaglio

Nei nostri corsi di fotografia ripetiamo sempre come sia importantissimo in fase di scatto riempire al massimo il fotogramma con il soggetto principale dello scatto. In alcune occasioni, però, può non essere possibile avvicinarsi quanto necessario ed è necessario ritagliare l’immagine per ottenere la composizione desiderata. E’ una pratica che sconsiglio fortemente sia per un discorso filosofico sia perché, ritagliando una fotografia, andiamo a perdere risoluzione e dettaglio. Va tenuto presente, però, che con i moderni sensori da 15/20 megapixel il livello di ritaglio possibile è molto spinto: a meno che non volessimo stampare la fotografia ritagliata in un formato molto grande, un ritaglio contenuto non influenzerà la qualità dell’immagine. Tenete presente, infatti, che per stampare una immagine in formato A4 (210x297mm) con una risoluzione di 300ppi è necessaria una immagine di almeno 2480 x 3508 pixel, pari a circa 9 megapixel. Una qualsiasi fotocamera prodotta negli ultimi 5 anni, quindi, ha un numero di pixel sufficientemente elevato per gestire piccoli ritagli senza perdere in qualità in fase di stampa. In ogni caso, il ritaglio in post produzione è sempre l’ultima spiaggia per cercare di migliorare la composizione delle nostre immagini.

9. Usate le silhouette

L’uso delle silhouette, se fatto con eleganza, può contribuire in maniera molto efficace ad aggiungere dramma ed emozione ad uno scatto. Si tratta, inoltre, di un modo molto efficace per enfatizzare il messaggio trasmesso dalla fotografie, senza distrarre chi guarda con troppi dettagli ma focalizzando l’attenzione sulle emozioni che la fotografia trasmette.

preparativi-sposa-fotografo-di-matrimonio-roma-rome-wedding-photographer-studio-infocus

 

10. Non smettere mai di sperimentare

Diventare padroni della composizione è un percorso che, si può dire, non termina mai: ci sarà sempre una evoluzione nella nostra fotografia, una crescita continua fatta anche attraverso una attenta analisi delle immagini che produciamo. Per questo motivo è importante non fossilizzarsi su un certo stile, ma continuare a sperimentare costantemente. Uno dei grandi vantaggi della fotografia digitale è la pressoché illimitata quantità di immagini che possiamo scattare; quindi traete vantaggio da questo e non abbiate paura di tentare cose nuove. Quando avrete la sensazione che le vostre fotografie faranno vedere qualcosa di voi che non lasciate vedere abitualmente, quando inizierete a pensare che forse state esagerando nel far parlare la vostra voce interiore, allora quello sarà il segnale che state iniziando a fare bene.

E, ovviamente, l’unica regola che conta in realtà è mai seguire le regole!

E voi cosa ne pensate? Avete altri suggerimenti da aggiungere a questa piccola lista? Fatecelo sapere lasciando un commento tramite il box qui in basso oppure mettendo “Mi piace” alla nostra pagina Facebook e partecipando alla discussione commentando il post relativo a questo articolo.

Buona luce a tutti e ricordate di… Rimanere inFocus!!

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