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Come funziona l’otturatore di una reflex?

Scritto da Daniele

|   

4 Febbraio 2015

Tempo di lettura: 4 min

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Siete curiosi di scoprire come funziona l’otturatore di una reflex? Osserviamone uno in funzionamento a ben 10000 fotogrammi al secondo. Buona visione!

Vi siete mai chiesti come funziona l’otturatore di una reflex? Se avete avuto modo di partecipare ad uno dei nostri corsi di fotografia, vi abbiamo parlato del funzionamento di questo componente nell’introduzione alla fotografia con il flash e di come il comportamento delle tendine cambi a seconda del tempo di scatto scelto.

Come diciamo sempre, un fotografo è un artigiano della luce e, come un bravo artigiano conosce i propri strumenti, è importante anche per chi fotografa conoscere approfonditamente gli strumenti che si utilizzano per creare le nostre immagini.

In questa ottica, oggi vi proponiamo un interessante video (è in inglese, ma si riesce a seguire molto facilmente) realizzato dai ragazzi di The Slow Mo Guys in cui l’otturatore di una Canon EOS 7D è stato ripreso con una videocamera ad alta velocità Phantom Flex4k, capace di registrare fino a 10000 fotogrammi al secondo.

phantom-flex4k-camera-alta-velocità-studio-infocus-roma-web

Nel video viene mostrato perfettamente come, a seconda del tempo di scatto scelto, le tendine dell’otturatore eseguano movimenti differenti. Sappiamo, infatti, che l’otturatore è costituito generalmente da due tendine che, in posizione di riposo, coprono il sensore. Supponendo che il tempo di scatto sia 1/100 di secondo, ad esempio, nel momento in cui viene premuto il pulsante di scatto questa è la sequenza di azioni che ha luogo:

  1. viene alzato lo specchio (già alzato se si sta scattando in Liev View)
  2. la prima tendina viene aperta
  3. il sensore è interamente esposto alla luce per una durata pari al tempo di scatto impostato (nel nostro esempio 1/100 di secondo)
  4. la seconda tendina si chiude per coprire il sensore
  5. entrambe le tendine tornano nella posizione di partenza
  6. viene abbassato lo specchio (se non si sta scattando in Live View)

Come vedete da questa sequenza di azioni, c’è un momento in cui il sensore è interamente esposto alla luce. Mano a mano che il tempo di scatto diminuisce, si raggiunge un valore limite per il quale diviene impossibile esporre interamente il sensore a causa dei limiti nella velocità delle tendine.

Questo tempo limite, detto velocità di sincronizzazione, è tipicamente nell’ordine di 1/200 – 1/250 di secondo a seconda del modello di fotocamera (fate riferimento al manuale d’uso della vostra fotocamera per maggiori dettagli).

Oltre questa soglia, ad esempio per un tempo di scatto di 1/2000 di secondo, la sequenza di azioni che avvengono dopo la pressione del pulsante di scatto cambia in maniera sostanziale:

  1. viene alzato lo specchio (già alzato se si sta scattando in Liev View)
  2. la prima tendina inizia a muoversi per scoprire il sensore
  3. la seconda tendina inizia a muoversi mentre la prima è ancora in movimento
  4. il sensore è esposto solamente nell’intercapedine tra le due tendine (quindi non interamente)
  5. la prima tendina arriva a destinazione
  6. la seconda tendina arriva a destinazione
  7. entrambe le tendine tornano nella posizione iniziale
  8. lo specchio si abbassa (se non si sta scattando in Live View)

Come vedete, la differenza sostanziale è che il sensore non viene mai esposto interamente ma viene esposta una striscia che percorre il sensore nel senso di avanzamento delle tendine. L’immagine, quindi, non viene catturata interamente ma componendo strisce orizzontali successive.

movimento-otturatore-Canon-7D-studio-fotografico-infocus-roma

Nel video che segue, potete vedere molto chiaramente questo fenomeno in azione.

Nel video avrete la possibilità di capire perfettamente la causa di fenomeni come la velocità sincronizzazione, il rolling shutter durante le riprese video o il beneficio del blocco dello specchio (Mirror Lock-Up) quando si ricerca il massimo dettaglio e la massima nitidezza nella nostre immagini. Su ciascuno di questi fenomeni stiamo preparando degli articoli approfonditi che spiegheranno nel dettaglio cosa sono e come influenzino i nostri scatti.

Se siete interessati a saperne di più, vi invitiamo a registrarvi alla nostra News Letter utilizzando il form sulla destra, così da rimanere facilmente aggiornati sui contenuti che vengono regolarmente pubblicati.

Cosa ne pensate del funzionamento del vostro otturatore? Ve lo immaginavate così oppure pensavate funzionasse in maniera differente? Fatecelo sapere lasciando un commento qui in basso oppure mettete “Mi piace” alla pagina Facebook dello Studio inFocus e partecipate alla discussione sulla bacheca!

A presto e ricordate di… Rimanere inFocus!!!

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