Con questo post si apre la nuova rubrica Photo of the Week a cadenza settimanale in cui prenderemo una fotografia dal nostro archivio fotografico e ne sveleremo i retroscena: come è stata scattata? che tipo di difficoltà tecniche e logistiche ha presentato? come è stata sviluppata?
La Foto
Iniziamo questa nuova rubrica con una delle fotografie che ci ha dato maggiori soddisfazioni: una alba di febbraio ripresa lungo il Rio delle Amazzoni in Brasile durante i primi giorni della stagione delle piogge. Di seguito, potete vedere la fotografia al termine della sua elaborazione.
L’Equipaggiamento e i Parametri di Scatto
Ecco la descrizione dell’equipaggiamento utilizzato per scattare la foto e dei parametri di scatto usati:
- Corpo macchina: Canon EOS 550D
- Lente: TAMRON SP17-50mm F2.8 Di II VC @ 25mm
- Apertura diaframma: f/6,3
- Tempo di scatto: 1/500 sec
- ISO:100
- Formato RAW
- Modalità di scatto manuale e bilanciamento del bianco automatico
Le Condizioni di Scatto
Fotografare nella cosiddetta golden hour durante l’alba o il tramonto restituisce sempre immagini dalla luce estremamente affascinante. Al tempo stesso, però, ci si trova ad affrontare condizioni di illuminazione molto particolari, in cui la gamma dinamica della scena è molto ampia e risulta molto difficile, se non impossibile, esporre correttamente sia per il cielo che per il suolo. Per ovviare a questo problema, ci si può avvalere di due alternative:
- usare un filtro Neutral Density Graduato (NDG)
- usare una tecnica HDR
Nel caso mio caso, tuttavia, ho scartato l’utilizzo del filtro NDG per evitare che ci fosse una differenza troppo marcata tra l’esposizione del cielo e quella del riflesso sull’acqua. Ho anche deciso di non voler applicare alcuna tecnica HDR poiché l’immagine che avevo pre-visualizzato nella mia mente era sottoesposta nelle zone d’ombra per aumentare il contrasto con gli splendidi colori dell’alba.
Scattando ad 1/500 di secondo e con un lunghezza focale estremamente corta anche su APS-C, è stato possibile fare a meno di un treppiede essendo abbondantemente al di sotto del tempo di sicurezza: tenendo conto che 25 mm equivalgono ad una focale equivalente di 40 mm su APS-C, il tempo di sicurezza risulta essere pari a 1/40 sec cioè ben al di sopra del tempo di scatto impostato, eliminando completamente il rischio di micromosso.
In fase di pianificazione dello scatto, ho deciso di non inserire il Sole nella composizione e poiché non potevo fare lo scouting della location nei giorni precedenti, mi sono affidato ad uno strumento fantastico per sapere in che direzione sorgesse il Sole rispetto al punto che avevo scelto per scattare la foto. Lo strumento che ho utilizzato è The Photographer’s Ephemeris, un software disponibile per Mac, Windows e sipositivi mobili iOS ed Android che data la propria posizione e la data è in grado di fornire la direzione e l’orario di alba e tramonto sia del Sole che della Luna [NdD: Stiamo preparando una mini guida all’uso della versione desktop di questo tool, fateci sapere nei commenti se sareste più interessati ad un articolo o ad una demo video!]. In questo modo, è stato facile previsualizzare il percorso del Sole e arrivare sul posto con già una idea chiara in mente di che condizioni di luce aspettarmi.
La Post-Produzione
Di solito, quando affronto lo sviluppo dei file RAW ed eseguo la post-produzione, mi lascio guidare da quello che era il mio stato d’animo al momento dello scatto (salvo nel caso in cui un cliente abbia espresso alcune preferenze o necessità). In questo caso, il contrasto tra i colori del cielo mattutino e la silhouette delle imbarcazioni semi sommerse in primo piano e della foresta sullo sfondo mi hanno spinto verso un look con un alto contrasto e con forti zone d’ombra. Questa è la foto appena scaricata sul portatile e senza alcun tipo di post produzione:
Il mio abituale workflow inizia in Adobe Lightroom, dove tratto il file RAW dopo averlo importato per tutto ciò che riguarda la correzione dell’esposizione, la correzione di ombre o luci, la riduzione del rumore e la correzione della distorsione geometrica dell’obiettivo utilizzato. Per quanto riguarda, invece, interventi di altro tipo importo l’immagine in Photoshop e sfrutto la maggiore potenza di quest’ultimo per tutto ciò che non riguarda lo sviluppo del negativo digitale.
Per questa foto in particolare, in Lightroom ho aperto le ombre per recuperare dettaglio sia nelle imbarcazioni in primo piano che nella foresta sullo sfondo, aumentato la chiarezza localmente sulle imbarcazioni con un pennello per dare risalto alla texture del legno ed aumentato la vividezza per enfatizzare i colori del cielo e del suo riflesso sul fiume.
Completata l’elaborazione in Lightroom, ho importato l’immagine in Photoshop per eliminare le piccole macchie di vegetazione sul pelo dell’acqua in primo piano, che risultavano troppo distraenti. Ho inoltre effettuato uno sharpening selettivo sul legno delle imbarcazioni per enfatizzare ulteriormente la texture del legno ed applicato un livello “curve” per aumentare lievemente il contrasto ancora un po’ rispetto a quanto già fatto in Lightroom.
E questo è quanto! Fateci sapere cosa ne pensate della rubrica commentando l’articolo qui sotto o cliccando “Mi Piace” sulla nostra Pagina Facebook e lasciando un commento sul post relativo all’articolo.
Alla prossima settimana e ricordate… Stay inFocus!!