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Reuters vieta i RAW ai suoi fotografi

Scritto da Daniele

|   

19 Novembre 2015

Tempo di lettura: 2 min

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Sta facendo scalpore la notizia, riportata da Petapixel, di un comunicato rilasciato dall’agenzia di stampa britannica Reuters in cui si comunica ai fotografi freelance che collaborano con l’agenzia che non verranno più accettati file ottenuti dalla lavorazione di immagini in formato RAW, ma esclusivamente JPEG ottenuti direttamente in camera.

canon-selezione-qualita-file | Studio Fotografico a Roma | Fotografo di matrimonio a Roma

Il comunicato in cui Reuters vieta i RAW ai suoi fotografi è stato inviato a tutti i collaboratori dell’agenzia di stampa britannica da uno degli editor e recita (N.d.R. – La traduzione è nostra):

Salve,

vorrei inoltrare una nota informativa a tutti i nostri collaboratori freelance, legata ad una cambio di policy a livello mondiale… In futuro, cortesemente non inviate a Reuters immagini che sono state processate da file RAW o CR2. Se desiderate scattare in formato RAW va bene, ma salvate al tempo stesso anche un file JPEG. Inviateci esclusivamente le fotografie nel formato JPEG prodotte dalla macchina fotografica, con una elaborazione minima (ritaglio, correzione dei livelli, etc.).

Saluti,

reuters-policy | Fotografo a Roma | Fotografo di matrimonio a Roma

Interpellati da diverse testate giornalistiche, alla Reuters hanno giustificato questa importante decisione con due motivazioni principali: etica e velocità.

Per quanto riguarda l’aspetto legato alla velocità, in un mondo in cui l’informazione è disponibile quasi in tempo reale, la velocità nel rendere disponibili le immagini è sicuramente un aspetto cruciale. Da questo punto di vista, l’adozione di sole immagini JPEG rappresenta sicuramente un beneficio ed un miglioramento, poiché il flusso di lavoro per la gestione delle immagini JPEG è sicuramente più veloce e snello rispetto a quello per file RAW. D’altronde, in settori in cui le immagini devono essere distribuite con tempistiche velocissime (si pensi agli eventi sportivi o ai concerti, ad esempio) è già prassi comune scattare in RAW + JPEG, così poter inviare al Cliente le immagini tempestivamente e contemporaneamente avere a disposizione il file RAW per una elaborazione successiva.

Il discorso etico, invece, è legato alla maggiore possibilità di manipolazione delle immagini che il formato RAW consente rispetto a quello JPEG (se desiderate imparare i segreti dell’elaborazione digitale delle immagini, non perdete i nostri workshop intensivi sull’utilizzo di Lightroom e Photoshop). Trattandosi di fotogiornalismo, l’interesse della agenzia di stampa britannica è di garantire la massima fedeltà alla realtà delle immagini realizzate dai fotogiornalisti per documentare quotidianamente gli eventi che hanno luogo nel mondo. Si tratta sicuramente di un aspetto molto importante del mestiere del fotogiornalismo ed un timore più che sensato, come dimostrano i precedenti passati di fotogiornalisti che hanno in maniera più o meno marcata alterato le loro immagini (qui e qui degli esempi). Nelle parole stesse della Reuters, lo scopo della agenzia di stampa è utilizzare immagini dall’alto contenuto estetico, non rappresentazioni artistiche dei fatti di cronaca.

Il dibattito è sicuramente molto delicato e si sono già formati due blocchi compatti di sostenitori e critici di questa decisione. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere lasciando un commento qui in basso oppure mettendo “Mi piace” alla nostra pagina Facebook e partecipando alla discussione sulla nostra bacheca!

Alla prossima e ricordate di… Restare inFocus!!!

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